Una consulenza competente implica anche rendere giustizia alle esigenze del settore pubblicitario, soprattutto alla domanda di prodotti il più possibile sostenibili.
“La sostenibilità è l’argomento dell’epoca e il Corona non lo cambierà. Le aziende che credono di poter tornare all’anno 2000 per quanto riguarda la sostenibilità a causa del coronavirus, si sbagliano di grosso” (Armin Halfar, Halfar). “Nessuna azienda può più permettersi di ignorare il tema della sostenibilità, nemmeno il Corona lo cambierà” (Thomas Davidsson, Wackes).
Il Corona Virus era così dominante che il mega trend della sostenibilità, che con Fridays for Future e co. ha caratterizzato l’anno 2019 più di quasi ogni altro argomento, alla fine sembrava essere passato in secondo piano. All’improvviso c’erano mucchi di spazzatura causati da maschere gettate e imballaggi da asporto, la plastica che è diventata così mal reputata negli ultimi anni, è tornata di nuovo in voga tutto in una volta – come materiale igienico e come superficie a basso contenuto di germi, anche per prodotti promozionali tattili. Quest’ultima non è di per sé una regressione, ma anzi forse contribuisce anche a una discussione più differenziata.
Salute e sostenibilità in realtà vanno di pari passo e molti distributori di prodotti promozionali si stanno effettivamente rendendo conto, nel 2020 con i suoi grandi sconvolgimenti, che i loro clienti si stanno intensamente occupando del senso dello scopo dei prodotti che implementano. “I prodotti promozionali con un valore pubblicitario sostenibile – vale a dire eccezionali compagni quotidiani di buona qualità, con un design notevole realizzati in Europa con materiali ecocompatibili – sono sempre più richiesti” (Kathrin Haupt-Schneider, VÖW, The Five Elements). “Nei prossimi anni le aziende promotrici esamineranno più da vicino come e tramite quali canali – e soprattutto con quale budget – possono raggiungere i propri clienti” (Michael Mätzener, diewerbeartikel gmbh).
Uno sviluppo che porta con sé sia rischi che grandi opportunità, a seconda di come l’industria reagisce alla domanda sul significato che il mercato pone.